Costruiamo un libro insieme

Laboratorio annuale per le classi di quarta della scuola primaria.

Il percorso didattico consiste nella creazione di un libro illustrato con la tecnica dell’acquerello su foglio bagnato.
I bambini inventano un racconto e realizzano le illustrazioni come in un gioco meraviglioso, in cui il protagonista non è il prodotto finale, ma il bambino che si sente come una “divinità creatrice”.

I bambini creano delle storie che entrano nella realtà a far parte della propria storia, tramite il disegno che rende tangibile ciò che prima era solo immaginazione.
Con il disegno i bambini a volte mostrano la realtà così com’è, altre volte la trasformano in qualcosa di migliore.

Svolgimento:

Il laboratorio di durata biennale è iniziato nell'anno scolastico 2006/2007 ed è dedicato ai racconti popolari.
Sono state raccolte, con l’aiuto delle famiglie dei bambini, storie popolari, aneddoti e leggende, sia della tradizione locale sia provenienti da paesi stranieri. È stata creata quindi una nuova storia mescolando tutti i personaggi e le situazioni appartenenti ai diversi racconti raccolti, come in una grande “insalata popolare”.
Le storie sono state suddivise in sequenze per individuare le parti più idonee ad essere illustrate.
I bambini hanno creato una story-board leggendo il racconto e trasformando ogni sequenza in un’immagine.
Infine ogni alunno ha illustrato una scena del racconto, la cui realizzazione finale sarà visitabile in mostra.

Il libro illustrato e i racconti popolari di Giuliano Ferri

<<Anche quest’anno, come ormai da tanti anni, mi ritrovo a realizzare, insieme a sette classi di quarta elementare, uno dei percorsi didattici tra i più stimolanti e creativi che abbia mai realizzato: la creazione di un libro illustrato con la tecnica dell’acquerello su foglio bagnato. Il piacere di partecipare a questo progetto,per me, non nasce solo dalla constatazione di quanto inventare un racconto e realizzare illustrazioni con l’acquerello siano per i bambini un gioco meraviglioso, ma dagli stimoli che io stesso mi trovo a vivere ogni volta condividendo la stessa esperienza.<br>La nascita di una storia e poi di un’illustrazione è qualcosa di miracoloso.
Un miracolo che si avvera ogni qualvolta due parole insieme creano la scintilla che poi darà origine alla storia e i segni di una matita, prima indecisi e poi sempre più convinti, incontrano colori, polverosi, acquerellati, sfumati o arroganti e, con antica disciplina, si adagiano sul foglio di carta, tutti attori diretti da una stessa regia, a volte razionale, altre surreale e visionaria: la creatività dell’illustratore. Quello che più entusiasma i bambini durante questi laboratori è la prospettiva di sentirsi degli dei creatori. Dei tanto potenti da riuscire a far nascere su di un foglio qualcosa, che, un attimo prima non c’era e che lentamente prende forma, cresce fino a diventare un paesaggio, un personaggio, una situazione. Allora nascono storie che dall’istante in cui appaiono entrano a far parte della nostra storia. Capita anche a me, spesso, concludendo le illustrazioni di un libro, di percepire da quel momento una presenza nuova nella mia vita, avverto, infatti, chiaramente che i personaggi di quella storia ora mi accompagnano e che quello capitato a loro ormai mi appartiene. Mi è sembrato di avere realmente condiviso il viaggio con Achab, di esser stato con lui e il suo equipaggio sul Pequod ad inseguire l’inafferrabile balena bianca mentre realizzavo le illustrazioni di Moby Dick.
Illustrare è scendere a patti con la realtà, a volte mostrandola per quello che è, altre per trasformarla e migliorarla. Posso così raccontare tutto ciò che mi circonda, le mie giornate, i miei luoghi più evocativi, il mio passato, i miei amici e i miei nemici, trasfigurandoli nella forma pur mantenendone l’essenza. Ogni vita merita di essere raccontata, ogni esperienza che avviene su questa terra può essere “materiale narrabile”. Nel mio modo di vivere il lavoro dell’illustratore c’è tutto questo: il desiderio di trasformare il fornaio sotto casa nel più eroico dei cavalieri e di rendere il tragitto che una farfalla compie da un fiore ad un altro, il più fantastico dei viaggi mai compiuti.
Quest’anno ho giocato con la memoria di genitori e nonni dei bambini partecipanti al progetto. Durante il primo incontro, infatti, ho chiesto, di chiedere in famiglia quali fossero i racconti popolari di loro conoscenza. Essendo, oggi, così ampia la presenza di bambini provenienti da altri paesi il gioco mi sembrava ancora più interessante. Le aspettative non sono andate deluse e nel secondo incontro i bambini hanno raccontato storie, aneddoti e leggende meravigliose e piene di fantasia e saggezza popolare.
Per ottenere una propria storia, ho proposto di mescolare i personaggi e le situazioni delle varie storie come in una grande “Insalata popolare”. E’ nato un racconto popolare nuovo, ma con il sapore di tutte le storie raccontate dai bambini. Le classi e le insegnanti si sono impegnate tantissimo e sono nate sette storie bellissime.
Completate le storie ho spiegato come suddividere il testo in sequenze per individuare le parti più idonee ad essere illustrate graficamente, quindi, ho invitato i bambini a leggere il racconto provando a trasformare ogni sequenza scritta in un’immagine e creando, così, uno  story-board o menabò.
A questo punto ad ogni bambino è stata affidata una scena del racconto da illustrare provando prima a disegnarla a matita per passare poi al colore.
La tecnica pittorica dell’acquerello su foglio bagnato consiste nel bagnare con acqua un foglio su tutti e due i lati e di usare poi il colore mentre il foglio si asciuga. Questo permette accostamenti di colori e sfumature incredibili e suggestive e un apprendimento più facile ed incisivo di come ottenere mille gradazioni dall’unione di due o più colori.
Ogni bambino ha ripetuto più volte la propria illustrazione. Questo perché con la tecnica dell’acquerello su foglio bagnato ogni disegno risulta diverso dal precedente e poi la ripetizione delle prove porta ad una sempre maggiore padronanza della tecnica pittorica.
Raggiunto un discreto numero di disegni abbiamo scelto insieme l’illustrazione migliore che sarebbe poi stata successivamente incollata sul libro. Infine, incollate tutte le illustrazioni, abbiamo scritto il testo sulle pagine e applicato la copertina>>.

© 2005-2024 Mostra del Libro per Ragazzi - Gestito con docweb - [id]